Analizziamo ora cosa possedeva ogni legionario in dotazione. Bisogna dire che, nell'epoca della fine della Repubblica e quasi inizio Impero, lo Stato si prese la briga di comprare e rifornire periodicamente le armi di ogni singolo soldato. 

Oltre alle armi, cosa possedeva un soldato?

Un legionario possedeva molti oggetti di uso quotidiano. Ogni legionario possedeva un paio di caligae, dei sandali, le quali, per evitare di consumarsi, vanivano applicate, sulla suola, delle borchie. 



Ogni legionario possedeva almeno un tribulo, vale a dire un oggetto a quattro punte, che veniva posizionato intorno alle palizzate dell'accampamento romano per evitare l'attacco della cavalleria e della fanteria. Dei cumuli di tribuli erano un vero problema aglio occhi del nemico!



I legionari possedevani anche una dolabrae, cioè una specie di piccone che serviva per scavare i fossati. 

I legionari possedevano anche una specie di sacca che contenevano i viveri necessari al soldato per vivere. I viveri contenuti in questa sacca erano: grano, farro e legumi. Erano presenti quantità di grano bastanti per una settimana. I Romani apprezzavano molto i legumi, soprattutto conditi con alcune spezie. I legumi macinati, poi, erano anche leggeri da trasportare e quindi al tempo stesso leggeri e buoni. 

Che succedeva quando un legionario, durante uno scontro, rimaneva ferito? Non abbiamo avuto molte testimonianze riguardanti questo. Possiamo solo fare delle ipotesi. Si suppone che per ogni centuria ci fossero 2 medici e 8 inservienti, con barelle per trasportare i soldati feriti. Ma molte volte accadeva che, per mancanza di personale, gli stessi commilitoni andavano a trasportare il soldato ferito dal medico. 

Ogni soldato possedeva anche una specie di borraccia di ferro che conteneva acqua e aceto, per ridurre la sete.

 
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